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La sconfitta della grande guerra fu pagata a caro prezzo dalla Germania, messa in ginocchio e ridicolizzata dai vincitori con il trattato di Versailles. Nonostante la proclamazione della Repubblica di Weimar, il Paese era disastrato dalla fame, dalla disoccupazione, con l’inflazione che raggiunse livelli spaventosi. Il governo appariva troppo debole per poter arginare la protesta e le ribellioni che rendevano sempre più concreto, lo spettro di una rivoluzione filo-bolscevica.

In questo quadro angosciante e caotico, si ritrovò a convivere un reduce di guerra di origine austriache, Adolf Hitler, sconvolto da una sconfitta attribuibile al tradimento degli ebrei e dei comunisti, da lui considerati i veri nemici del popolo tedesco.

 

Nel luglio 1919 il giovane Hitler entrò in contatto con il partito dei lavoratori tedeschi, un piccolo gruppo nazionalista di estrema destra

Il 24 febbraio 1920, espose in venticinque punti, il suo programma, fondato su teorie razziali; il 10 luglio 1921, Adolf Hitler fu nominato capo del partito nazional-socialista dei lavoratori tedeschi; simbolo della formazione divenne la croce uncinata simbolo del Nazismo, un’ antica immagine della tradizione indoeuropea simboleggiante la fortuna, nota nella religione nordica per essere legata al Sole e rappresentante Thor, il Dio del Fulmine considerato come l’emblema della razza ariana. Il partito fu anche organizzato militarmente, attraverso la nascita delle SA (squadre d’assalto), i gruppi paramilitari nazisti che vennero impiegati da Hitler e dai suoi seguaci nel cosiddetto putsch di Monaco dove il fallito colpo di stato del novembre 1923 provocò l’arresto del futuro fuhrer e la sua condanna a cinque anni; nella realtà la prigionia durò meno di un anno e fu proprio durante la sua detenzione che Hitler scrisse il “Mein Kampf”, la bibbia della dottrina nazional-socialista dove furono esposti i principi fondamentali di un’ideologia fondata sulla necessità di garantire alla razza ariana il dominio sui popoli inferiori in primo luogo quello ebraico, considerato la causa di tutti i mali e, come tale, da eliminare; nel “Mein Kampf, la storia è vista nell’ottica di una guerra, nella quale le razze superiori sottomettono quelle inferiori, attraverso la necessaria costituzione di uno stato autoritario, volto a creare le basi per la creazione di una società razziale.

Uscito dal carcere, Hitler riorganizzò il partito che, nel giro di pochi anni sarebbe tragicamente passato dall’ anonimato delle elezioni del 1925, ai sei milioni e mezzo del 1930.

 

 

 

 

 

Nonostante i consensi ottenuti e l’appoggio, finanziario, dei grandi industriali, il partito nazional-socialista venne sconfitto, alle elezioni presidenziali della primavera del 1932, dal vecchio maresciallo Hindenburg ma nonostante ciò grazie alle divisioni dello schieramento avversario, ad abili mosse politiche e a delicati meccanismi di alleanza, Adolf Hitler fu nominato, il 30 gennaio 1933, dallo stesso Hindenburg, cancelliere del reich; il primo atto di una storia fatta di orrori e sofferenze era stato dunque scritto.

Pearl Harbor colonna sonora - Unknown Artist
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